Rodney Smith. Fotografia tra reale e surreale — Rovigo (fino al 1º febbraio 2026)
- Alessandro Fabiani

- 2 nov
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A Palazzo Roverella si entra in un mondo elegante e sospeso. Rodney Smith, fotografo newyorkese dal gusto raffinato e sognante, debutta per la prima volta in Italia con una personale ampia e immersiva. Curata da Anne Morin, la mostra racconta un universo visivo che sembra nato da un incontro segreto tra Magritte e un sarto inglese.
Oltre cento scatti conducono il visitatore tra giardini senza tempo, uomini in bombetta in equilibrio sul nulla, coppie che danzano sull’orizzonte. Sono fotografie rigorosamente composte, con una grazia che appartiene più ai sogni che alla realtà. L’atmosfera è resa ancora più intensa da luci soffuse e silenzio quasi metafisico.
Smith ha sempre giocato sul confine tra reale e immaginario, costruendo scenari con la precisione di un architetto e la leggerezza di un poeta visivo. Non è solo estetica: ogni scatto racchiude una storia che non si racconta, ma si intuisce. La mostra resterà aperta fino a febbraio e per chi ama la fotografia come narrazione è una tappa da segnare con cura. Entrarvi è come varcare una soglia, lasciandosi alle spalle il mondo ordinario.
















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