Alessandro Fabiani

4 dic 20202 min

La Qualcomm ha presentato il nuovo Snapdragon 888 - un balzo triplo carpiato in avanti.

Gli smartphone fanno passi da giganti e mentre i puristi o i professionisti storcono il naso ogni qualvolta viene presentato un nuovo smartphone come "fotocamera professionale", gli smartphone raggiungono più nuovi sorprendenti obiettivi.

La Qualcomm ha presentato il nuovo Snapdragon 888 che promette un balzo triplo carpiato in avanti per l'elaborazioni di informazioni soprattuto nel comparto fotografico, grazie al processore integrato Spectra 580 Triple Image Signal Processor (ISP) capace di acquisire contemporaneamente video e fotografie da tre fotocamere separate fino a 2,87 gigapixel al secondo, scattare raffiche di fotografie a 120 fotogrammi al secondo o girare tre video contemporaneamente in 4k.

Questo permette ad esempio su alcuni modelli con tre o 4 fotocamere posteriori di poter acquisire tre diverse immagine con tre diverse focali nello stesso momento senza perdita di prestazioni o dati, permettendo quindi di poter creare dei contenuti particolari.

Lo Snapdragon 888 consente anche di catturare 4K in HDR computazionale, fornendo notevoli miglioramenti a colore, contrasto e dettagli, permettendogli di competere con gli ultimi telefoni Apple in grado di riprendere in Dolby Vision HDR.

Sulla carta i prodotti Qualcomm superano le prestazioni dei prodotti Apple, ma poi effettivamente nel mondo reale questo spesso non accade, con la capacità di Apple di integrare il software in modo migliore, riuscendo a creare un prodotto finale più prestazionale.

Inoltre il processore Specrta 580 ISP è anche il debutto della nuova architettura a bassa luminosità di Qualcomm che consentirà di scattare foto più luminose e chiare anche in condizioni di oscurità, con la capacità di eseguire l'acquisizione di foto in formato HEIF a 10 bit, consentendo la riproduzione di oltre un miliardo di sfumature di colore.

Vedremo già da inizio prossimo anno questo processore applicato in qualche modello di punta Android, ma al momento non ci sono prove tangibili delle sue prestazioni.