Forse ci stiamo facendo prendere troppo la mano con il progetto Starlink della SpaceX
La SpaceX prevede di lanciare in orbita migliaia di satelliti nello spazio per creare una nuova rete internet satellitare ad alte prestazioni, così da poter arrivare ovunque nel mondo e portare internet ad alta velocità anche nei posti più sperduti ed impervi.
Ma questo progetto sta sollevando non pochi dubbi nella comunità astronomica, la co-presidente del seminario SATCON1, Connie Walker del NOIRLab della National Science Foundation (NSF), parlando del rapporto sull'impatto dei satelliti a orbite basse, rilasciati da molte aziende che prestano servizi satellitari, ha affermato che si potrà passare da un impatto "trascurabile" ad uno "estremo".
Da qui nasce la diatriba nella comunità astronomica, in quanto da una parte c'è l'indubbio vantaggio che porteranno le nuove tecnologie legate ad esempio al LEOsats, il sistema si basa su una costellazione di satelliti che operano in un'orbita polare bassa (1400 km), che per fornire il collegamento punto-punto, i dati vengono scambiati tra i satelliti della costellazione tramite collegamenti laser con il satellite che sorvola il ricevitore. Le stazioni di trasmissione e ricezione a terra sono di proprietà dei clienti. Per garantire una copertura completa, la costellazione deve includere 78 satelliti distribuiti su 6 piani orbitali, compresi 4 satelliti di riserva per ogni piano orbitale. Lo scambio dati avviene ad una velocità superiore alla fibra ottica terrestre e da questa solo informazione si intuisce le potenzialità del sistema, ma il progetto Starlink prevede addirittura di mandarne 30.000 di satelliti in orbita,
Come viene riportato nel rapporto del SATCON1, già con i primi 500 satelliti in orbita ci si è trovati davanti ad un problema con la cometa Neowise, che appare ogni 6.800 anni. La visione è stata disturbata dal passaggio dei satelliti in orbita.
Per capire meglio:
Dal rapporto del seminario SATCON1: "Un'immagine ad ampio campo (2,3 gradi di diametro) dalla Dark Energy Camera sul telescopio Víctor M. Blanco da 4 m presso l'Osservatorio InterAmerican Cerro Tololo, il 18 novembre 2019. Diversi satelliti Starlink hanno attraversato il campo visivo." Per molti altri esempi visivi dell'impatto dei satelliti Starlink sulle osservazioni astronomiche, leggi il rapporto tecnico completo del SATCON1 .
Daltra parte la stessa SpaceX ha affermato di aver preso delle precauzioni per cercare di assottigliare le problematiche relative all'impatto dei suoi satelliti, lavorando su rotazioni programmata, speciali vernici nere e coperture speciali per evitare riflessioni.
Ma guardando l'immagine del rapporto del seminario SATCOM1 si intuisce che forse stiamo pregiudicando il futuro di una scienza essenziale per il futuro della stessa esplorazione spaziale.
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