Il Rover Perseverance fotografa l’alba su Marte: in scena Deimos, stelle e cielo marziano
- Alessandro Fabiani
- 26 mag
- Tempo di lettura: 2 min

Il rover Perseverance della NASA, celebre anche per aver recentemente immortalato per la prima volta le aurore boreali su Marte, ha catturato anche un paesaggio marziano mozzafiato poco prima dell’alba. Tra gli elementi visibili nella scena figura Deimos, la più piccola delle due lune del Pianeta Rosso.
La straordinaria immagine è stata scattata alle 4:27 del mattino, ora locale marziana, il 1° marzo 2025 — corrispondente al sol 1433 della missione. Il team scientifico di Perseverance ha condiviso lo scatto nei giorni successivi, sottolineando la complessità tecnica dell’osservazione.
L’immagine è il risultato della combinazione di 16 fotografie acquisite dalla Navcam sinistra del rover, la sua fotocamera di navigazione. Ogni singola esposizione ha una durata massima di 3,28 secondi, troppo breve per le condizioni di luce estremamente ridotte del pre-alba marziano. Sommando i singoli scatti si è ottenuto un tempo di esposizione complessivo di circa 52 secondi. L’elaborazione iniziale dell’immagine è avvenuta direttamente a bordo del rover, prima della trasmissione dei dati sulla Terra.
Le condizioni di luce scarsa, unite ai lunghi tempi di esposizione, hanno generato un elevato livello di rumore digitale, visibile come puntini bianchi nell’immagine finale. Alcuni di questi artefatti sono attribuibili al rumore del sensore, altri all’impatto di raggi cosmici. Nonostante ciò, si distinguono chiaramente due stelle della costellazione del Leone: Regolo e Algieba. L’oggetto più luminoso nel cielo, invece, è Deimos, che domina la scena.
Questa rara immagine cattura i primi bagliori del giorno marziano, quando la notte inizia a cedere il passo alla luce, molto prima del sorgere del Sole. Le stelle sono ancora visibili e il paesaggio circostante si intravede appena sotto la tenue luce diffusa.
Per eseguire scatti notturni in condizioni così estreme, le Navcam devono essere preventivamente riscaldate fino a temperature operative superiori a -55 °C. I lunghi tempi di esposizione vengono gestiti elettronicamente, dato che le fotocamere del rover non dispongono di otturatori meccanici. A parte queste differenze operative, il processo di acquisizione è simile a quello utilizzato per le immagini diurne.
Successivamente, per correggere residui di interferenze (in particolare bande e trame generate dal sensore), il team ha normalizzato ogni riga e colonna dell’immagine in base alla rispettiva luminosità media.
L’immagine finale non è stata calibrata cromaticamente in modo rigoroso, ma è stato applicato un semplice bilanciamento del bianco, simile a quello che avviene automaticamente nelle comuni fotocamere digitali. Nessuna modifica è stata fatta alla saturazione o con algoritmi di intelligenza artificiale.
Deimos è una delle due lune di Marte, insieme alla più grande Phobos. Ha un raggio medio di soli 6,2 chilometri e orbita attorno al pianeta ogni 30,3 ore, a una distanza di circa 23.460 chilometri. Phobos, invece, ha un raggio di 11 chilometri ma orbita molto più vicino, a circa 6.000 chilometri dalla superficie.
Nei mesi scorsi, Perseverance ha già documentato un’eclissi causata da Phobos mentre transitava davanti al Sole, mentre Deimos è stato recentemente protagonista di un’altra straordinaria immagine catturata dalla sonda Heradell’Agenzia Spaziale Europea, che lo ha fotografato con Marte sullo sfondo.
Crediti immagine: NASA/JPL-Caltech
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