Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1L IS USM, il test completo
- Gianluca Laurentini
- 9 lug
- Tempo di lettura: 4 min

C’era una volta il “pompone”, nome con cui era stato affettuosamente ribattezzato l’EF 100-400mm f/4.5-5.6L IS USM, ma che già dalla seconda versione perse il caratteristico zoom a pompa che gli era costato il diffuso nomignolo. L’RF 100-500mm f/4.5-7.1L IS USM è l’ultimo arrivato della dinastia inaugurata con l’EF 100-400mm f/4.5-5.6L IS USM addirittura nel 1997 e proseguita nel 2014 con l’EF 100-400mm f/4.5-5.6L IS II USM, ma, come Canon ci sta abituando negli ultimi tempi, non è la semplice trasposizione con innesto RF di un vecchio obiettivo EF, ma molto di più. Infatti l’obiettivo è stato completamente aggiornato per offrire 100mm in più di escursione focale senza una reale perdita di luminosità. Immagino che qualcuno penserà: “ma se il vecchio obiettivo era un f/4.5-5.6 come può questo f/4.5-7.1 avere la stessa luminosità? È presto detto, tra 100 e 400mm il range di aperture focali è sostanzialmente il medesimo, è solo arrivati intorno ai 400mm di lunghezza focale che l’obiettivo va a chiudere a f/6.3 e poi arriva a f/7.1 a 500mm e se non si vuole essere eccessivamente pignoli il confronto è più che lecito.

Rispetto all’ultima versione per reflex questo teleobiettivo è un paio di centimetri più lungo quando è ritratto, ma ha lo stesso diametro massimo e adotta lo stesso diametro per i filtri di 77mm. Il suo peso è praticamente equivalente, pesa infatti 1530 grammi contro i 1640 dell’altro. 100 grammi in meno non fanno una grande differenza, ma se consideriamo che si è riusciti a risparmiare peso incrementando le prestazioni ciò diviene più interessante.
Ho particolarmente apprezzato la costruzione dell’obiettivo. Non parlo solo dei materiali, ma anche e soprattutto del design. C’è la ghiera di controllo programmabile alla base dell’obiettivo stesso, ghiera che ormai si trova sulla maggior parte degli obiettivi Canon più importanti, ma soprattutto è stata migliorato e reso più pratico quello che Canon chiamava anello di regolazione zoom touch, in pratica una ghiera che permette di ammorbidire o indurire lo scorrimento dello zoom. Nel modello destinato alle reflex sembrava più un anello di blocco/sblocco, ora invece è più progressivo e ciò lo rende veramente utile e più facile da utilizzare.

Ritengo sia stato giusto anche passare al paraluce di colore bianco, come del resto lo è l’obiettivo. Sul vecchio modello il paraluce nero stonava con il resto, anche se trattandosi di una questione meramente estetica non ci sono differenze a livello d’uso.

Ho potuto provare questo tele zoom con la EOS R1 e formano insieme un’ottima accoppiata. Se volete vi rimando a quel test per poter vedere altre foto scattate con quest’obiettivo.
Splendida notizia è la conferma della presenza di uno stabilizzatore, ora con un’efficacia calcolata in ben 5 stop e con le solite tre modalità di utilizzo. Quando si ha un’ottica tele, specialmente se non si tratta di una delle più luminose, è sempre utile avere un aiuto contro il micro mosso. Lo stabilizzatore inoltre lavora in sinergia con quello presente sul sensore e ciò aiuta notevolmente ad avere foto nitide.

È un obiettivo molto nitido e, leggendo la scheda tecnica, troviamo 20 elementi suddivisi in 14 gruppi, di questi uno è un elemento Super UD e sei sono quelli UD. Quello che ci racconta la scheda tecnica è anche il gran lavoro fatto per ottenere questi risultati, come ho detto in apertura Canon non si sta limitando a “cambiare innesto”, ma se andiamo a leggere la scheda tecnica del 100-400mm vediamo che gli elementi erano 21 suddivisi in 16 gruppi, ciò vuol dire che c’è stata una riprogettazione completa di un obiettivo già molto apprezzato dagli utenti.

La velocità di messa a fuoco è ottima grazie ai motori Dual Nano USM, ma anche le capacità della EOS R1 con cui ho avuto la possibilità di provarlo hanno sicuramente dato una grossa mano.

In questa foto e con il dettaglio ingrandito si può apprezzare la nitidezza dell’RF 100-500mm
In conclusione posso affermare che si tratta di un ottimo obiettivo, adeguato a un uso professionale generico e che ha delle buone carte da giocare tanto nel ritratto quanto nella fotografia naturalistica, che può dare soddisfazioni nel fotografare lo sport (praticato all’esterno vista la luminosità), ma anche il paesaggio. Anche se il prezzo di listino di 3.459,99 euro può mettere paura, in realtà inizia a non essere così complicato trovare delle offerte che permettono di acquistarlo a circa 1.000 euro in meno di quello che è indicato sul listino. Per ora il mercato dell’usato di questo obiettivo è molto timido, questo è sintomo del fatto che chi lo acquista ci si trovi bene e voglia tenerlo.

Le caratteristiche di questo tele lo rendono interessante anche per chi fa ritratto occasionalmente. Lo sfocato è buono, la nitidezza più che ottima.
Scheda tecnica
Dimensioni immagine: Full Frame
Angolo di campo diagonale: 24°-5°
Struttura obiettivo (elementi/gruppi): 20/14
Numero di lamelle del diaframma: 9
Apertura minima: f/32 a 100mm / f/54 a 500mm
Distanza minima di messa a fuoco in metri: 0,90 a 100 mm / 1,2 m a 500 mm
Ingrandimento massimo: 0,33x
Stabilizzatore d'immagine OIS: fino a 5 stop
Attuatore AF: Dual Nano USM
Resistenza a umidità/polvere: Sì
Diametro del filtro: 77mm
Dimensioni massime in mm: 93,8 x 207,6
Peso in grammi: 1530
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