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Tim Cook condivide su Twitter una foto di copertina scattata con un iPhone. Ed è una bella foto.



Tim Cook, il CEO della Apple, ha pubblicato sul suo account Twitter una foto scattata con l'iPhone che è diventata la copertina della rivista Sufer's Journal, una rivista nata nel 1992.

Il commento di Cook riporta:

«Adoro la copertina dell’ultimo Surfer’s Journal scattata con iPhone da Zak Noyole, cattura l'abilità artistica ed atletica del fare surf. Ci fa desiderare di catturare la nostra onda!».


Non credo che Cook abbia pubblicato la foto sul suo account personale per scopi prettamente pubblicitari. Quando si arriva a quel livello non credo che ci si lasci convincere da qualcuno a fare da testimonial attraverso i social. Non credo che si sarebbe messo in gioco personalmente se la foto non lo avesse colpito emotivamente.


La notizia che leggerete sui quotidiani il mondo è Tim Cook ha condiviso su Twitter una foto di copertina scattata con l'iPhone, ma la notizia non è che l'iPhone sia in grado di scattare una foto di copertina. Questa è una ovvietà.

Non è certo la prima volta che una foto di copertina viene scattata con un iPhone. Già nel 2012 il Time (che senza nulla togliere al Surfer's Journal è una testata di una certa rilevanza) ha pubblicato in copertina la foto di Benjamin Lowy, noto per vari servizi in Afghanistan, Iraq, Haiti, India, Darfur e sempre con il suo iPhone a portata di mano.

In tempi più recenti, nel 2017, sempre il Times ha publicato il progetto intitolato Firsts, di Luisa Dörr, una ragazza brasiliana di 28 anni che è stata inviata a ritrarre con un iPhone le 48 donne più influenti al mondo.

La notizia non è che l'iPhone, o lo smartphone che ognuno di noi ha in tasca, sia una fotocamera a tutti gli effetti con cui è possibile realizzare una immagine da copertina.


La notizia è che una foto scattata con l'iPhone, usata come immagine di copertina di una rivista, ha emozionato ed inspirato Tim Cook, uno degli uomini più influenti al mondo, tanto da spingerlo a condividerla sul suo profilo Twitter.

La notizia è che quel che conta in una immagine è il suo contenuto emotivo ed evocativo. Quando una fotografia funziona, non ha assolutamente alcuna importanza con quale fotocamera sia stata scattata.


Per chi si chiedesse se sia possibile realizzare una foto da copertina con lo smartphone che ha in tasca la risposta è SI, CERTAMENTE. Come potete giudicare dall'immagine di copertina del Time del 2012, non è necessaria neppure chissà che definizione per finire sulla copertina del Times. L'immagine sembra più un quadro di Turner che una foto.


L'importante è ricordarsi che per compiere un gesto artistico bisogna utilizzare ciò che si ha a disposizione sul momento. Leonardo ha creato capolavori assoluti anche utilizzando un pezzetto di carboncino tirato fuori dal caminetto, non aveva bisogno necessariamente della valigetta da 140 pastelli acquerellabili della Caran d'Ache acquistata al più vicino negozio di belle arti.


Lo smartphone, nella nostra epoca, è lo strumento che per forza di cose ognuno di noi ha a portata di mano in qualsiasi momento della giornata, come il carboncino ai tempi di Leonardo. Ricordiamoci di usarlo anche per fare arte.

Joseph Mallord William Turner - Bell Rock Lighthouse, 1819


Il discorso fatto per il comparto fotografico dell'iPhone vale ovviamente anche per quello video ed audio.

David Gilmour, il chitarrista dei Pink Floyd, che ha certamente a disposizione le attrezzature di registrazione fra le più sofisticate al mondo, ha utilizzato una traccia audio registrata tramite l'iPhone in uno dei suoi dischi più recenti, per gli stessi motivi di cui abbiamo appena parlato. Semplicemente aveva l'iPhone sottomano in quel momento, e la traccia era venuta bene. Ha provato a suonarla ancora ma non è più riuscito a replicare quel feeling, e quindi ha usato proprio la prima versione così com'era.


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