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Perché scegliere una Fotocamera al posto di uno smartphone per immortalare i propri ricordi.



La potenzialità che oggi offre il mercato degli smartphone nell'ambito fotografico non ha eguali. Esistono modelli di ogni fascia di prezzo, e ciascuno offre la possibilità di creare fotografie di una qualità tale da poter sostituire degnamente le classiche compatte, ormai quasi uscite di scena.



C'è lo smartphone Xiaomi Redmi Note 7, uno dei primi ad utilizzare un sensore a 48 mp per le sue fotocamere; la cosa curiosa è che non sfrutta tutta la potenza del sensore per restituire l'immagine finale. Il Red Note 7 produce infatti immagini a 12 mp, ed utilizza il resto dei dati immagazzinati per migliorare l'immagine per mezzo della fotografia computazionale. In quanto a qualità/prezzo credo sia veramente difficile trovare un prodotto migliore, soprattutto se non si vuole rinunciale ad una eccellente fotocamera.






C'è poi il Google Pixel 3, il miglior smartphone a fotocamera singola in commercio; non è perfetto e bisogna rinunciare a qualcosa, ma se siete disposti ad accettare compromessi in questa fascia di prezzo difficilmente troverete di meglio. Peccato per l’assenza di fotocamere aggiuntive, ma con quello che avrete a disposizione non rimarrete mai senza uno scatto “perfetto”, soprattutto per quanto riguarda la modalità notturna, una delle migliori sul mercato.





Un altro ottimo smartphone è il Samsung Galaxy S10e, che rinuncia allo zoom 2x del fratello maggiore "Plus" ma produce sicuramente delle ottime fotografie ad un prezzo concorrenziale. La tecnologia samsung è sicuramente una delle migliori sul mercato in ambito fotografico per gli smartphone







Certamente per avere qualche cosa di più performabte si deve spendere di più, ma in genere con uno smartphone di fascia media si possono creare dei ricordi fotografici più che soddisfacenti.


Allora perché spendere dai 500 ai 1.000 euro per una fotocamera mirrorless o reflex che altro non fa che fare fotografie?


La risposta, per me, è semplice in realtà. Perché personalmente voglio il controllo di ciò che fotografo e immortalo per i miei ricordi. Il controllo "quasi" totale ovviamente.


Bisogna pensare agli smartphone come ad una vettura moderna con il solo cambio automatico. Acceleri e lei calcola il rapporto migliore in base alla necessità che una centralina programmata decide. L'esempio più eclatante è l'iPhone 11 uscito qualche giorno fa. La fotografia computazionale sta prendendo il sopravvento e tutto viene gestito da un software. Apple ha sviluppato questo Semantic Rendering che sostanzialmente analizza la scena e in base a quello che sono i rilevamenti fatti decide dove occorre apportare modifiche. Riconosce gli occhi, i capelli, le ombre e decide in autonomia cosa correggere. Molti di voi potrebbero esclamare "WOW! che fantastica cosa". Avere un oggetto con cui è sufficiente puntare e scattare per e avere una foto ottimizzata, da un certo punto di vista è una cosa fantastica, impensabile 3, 4 anni fa.


Ma allora dove sta il problema? Il problema è proprio che queste impostazioni non sono disattivabili. Ci sono e te le tieni.


Le moderne fotocamere sono come vetture con il cambio automatico, ma anche sequenziale. Cioè hanno la possibilità di essere guidate che in modalità manuale, decidendo quando cambiare, impostando lo stile di guida.


Bene, è questo quello che voglio. La tecnologia più recente possibile, ma gestita da me, disattivatile. Cioè voglio il controllo del mezzo che sto portando. Voglio la libertà di sbagliare, di sperimentare.


Non demonizzo per nulla gli smartphone, li considero dei supporti vitali nella società moderna, ma come ogni standardizzazione sono limitati, e lo saranno sempre perché servono alla massa. Chi utilizza una fotocamera vuole la libertà, a seconda delle proprie esigenze, tutte le impostazioni possibili.


Va sottolineato che anche le fotocamere sono soggette a standardizzazione, ed hanno limitazioni imposte dai produttori, come qualsiasi prodotto, ma lasciano la libertà di muoversi tra le impostazioni, disattivandole.


Per questo, anche per le foto quotidiane, quelle "domestiche", ai figli, preferisco una fotocamera ad uno smartphone. Poi ad ognuno la libertà di scegliersi la tipologia che più si addice alle proprie esigenze.



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