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ColornoPhotoLife 2025 – “Memorie: ciò che è stato, ciò che resta, ciò che resterà” (Colorno, PR – fino al 2 novembre 2025)

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Nella splendida cornice della Reggia di Colorno, in provincia di Parma, si conclude a inizio novembre la 16ª edizione di ColornoPhotoLife, festival fotografico che da anni richiama appassionati e professionisti da tutta Italia. Inaugurato a fine settembre, il festival ha animato l’autunno con un ricco programma e chiude proprio il 2 novembre dopo settimane di mostre, incontri e workshop . Il tema di quest’anno – “Memorie: ciò che è stato, ciò che resta, ciò che resterà” – è un filo rosso che ha legato le 11 esposizioni fotografiche allestite negli spazi dell’Aranciaia di Colorno, il magazzino storico trasformato per l’occasione in una galleria brulicante di immagini, storie ed emozioni . Varcando l’ingresso, il visitatore è stato accolto dalla mostra principale “Mister Fantasy. 50 anni di musica nelle fotografie di Carlo Massarini”: un viaggio visivo tra concerti e leggende del rock, con 100 scatti d’autore a raccontare mezzo secolo di musica live e cultura pop, curata da Ascanio Kurkumelis . Altre sale hanno offerto immersioni nella memoria collettiva: dal poetico omaggio allo scrittore Giovannino Guareschi attraverso rare foto d’archivio, ai reportage sul quartiere Oltretorrente di Parma, sino alle visioni contemporanee dei finalisti del premio “Maria Luigia” per giovani fotografi emergenti . Ma ColornoPhotoLife non è stato solo mostre: workshop pratici e masterclass hanno permesso ai partecipanti di imparare nuove tecniche direttamente da affermati maestri, mentre talk e tavole rotonde hanno acceso dibattiti sul futuro della fotografia e sulle sfide attuali del settore (dall’etica del fotogiornalismo all’AI imaging) . Nelle serate di proiezione, il pubblico si è emozionato con audiovisivi fotografici – memorabile l’omaggio al compianto Ivano Bolondi, proiettato sotto le stelle il 19 settembre – mentre nei weekend antecedenti all’evento clou sono state organizzate letture portfolio e presentazioni di libri fotografici, alimentando il fermento culturale attorno al festival . Ora che il festival volge al termine (nel lungo ponte dal 26 al 28 settembre si è concentrato il momento clou di inaugurazioni e premiazioni, ma le mostre sono rimaste visitabili fino al 2 novembre ), si tirano le somme: ColornoPhotoLife 2025 ha saputo ancora una volta creare un ponte tra generazioni e linguaggi, mettendo fianco a fianco grandi maestri e giovani talenti in un dialogo fecondo . Il piccolo borgo di Colorno si è trasformato in un crocevia dell’arte visiva contemporanea, con le sue strade animate da fotografi con macchina al collo, studenti incuriositi e appassionati a caccia dello scatto perfetto nella calda luce autunnale. Chi ha partecipato racconterà di un festival dal sapore famigliare ma dalle ambizioni internazionali, in cui la fotografia è stata davvero testimone del tempo e custode di emozioni, come recita il tema scelto . E mentre le ultime stampe vengono smontate dalle pareti dell’Aranciaia, resta nell’aria la consapevolezza che memorie preziose siano state condivise. Arrivederci Colorno, alla prossima edizione: le memorie continueranno a vivere, impresse nella luce di nuove fotografie.


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