Lodi e il Festival della Fotografia Etica: reportage e impegno sociale
- Alessandro Fabiani
- 22 set
- Tempo di lettura: 2 min

A fine settembre Lodi torna protagonista con il Festival della Fotografia Etica, appuntamento dedicato alla fotografia come strumento di denuncia e di riflessione sui temi sociali. Dal 27 settembre al 26 ottobre 2025 il centro storico ospita oltre venti esposizioni: chiostri, parchi, piazze e palazzi diventano gallerie temporanee che raccontano storie di migrazioni, diritti umani, crisi ambientali e resilienza.
L’edizione 2025 ruota attorno alla decima edizione del World Report Award – Documenting Humanity, concorso internazionale che seleziona reportage e progetti fotografici di forte impatto. I setti vincitori arrivano da tutto il mondo e affrontano questioni di stringente attualità: “Paths of Desperate Hope” del colombiano Federico Rios documenta i flussi migratori tra Colombia e Panama; “Women’s Bodies as Battlefields” di Cinzia Canneri riflette sul corpo femminile come terreno di scontro; “The Price of Choice” di Diego Fedele denuncia l’accesso limitato all’interruzione volontaria di gravidanza in America Latina. Altre storie raccontano la tragedia di Gaza o la crisi ucraina, in un mosaico di sguardi che uniscono qualità estetica e impegno.
Il festival offre molto più di una passerella di immagini. I visitatori sono invitati a partecipare a incontri con i fotografi, tavole rotonde, proiezioni e visite guidate. L’evento è pensato per essere fruito nei weekend – le mostre sono aperte il sabato e la domenica dalle 9:30 alle 20:00 – favorendo la presenza di famiglie e di chi viene da fuori città. Una sezione OFF, allestita in spazi indipendenti, accoglie collettivi e associazioni che lavorano con la fotografia sociale, ampliando ulteriormente la proposta.
Perché visitare il Festival della Fotografia Etica? Oltre alla qualità dei reportage, l’evento offre l’opportunità di confrontarsi con le grandi questioni del nostro tempo attraverso il linguaggio immediato della fotografia. Camminare tra le mostre di Lodi significa prendere coscienza delle storie che spesso passano inosservate e riconoscere la potenza di un’immagine nel raccontare realtà complesse. Per chi ama la fotografia impegnata, l’appuntamento lodigiano è un’esperienza intensa e formativa.
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