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Immagine del redattoreRodolfo Felici

141 pellicole mai sviluppate riemergono da un lontano passato: "Randstad 1969"

Siamo lieti di ospitare sul nostro blog di fotografia Davide Pitetti e Pierluigi Ortolano, fondatori di "Civico Zero" ed ideatori di "Randstad 1969", una splendido progetto volto a riportare alla luce 141 pellicole mai sviluppate, che contengono immagini scattate in in Olanda cinquanta anni fa.


Benvenuti Davide e Pierluigi, potreste raccontarci come è nato Civico Zero, quali sono i suoi obiettivi e come è nato il progetto Randstad 1969?


Buongiorno Rodolfo, Civico Zero nasce nel 2016 durante una nostra passeggiata fotografica. L’idea era quella di fondare un’associazione fuori dagli schemi classici ed abbiamo pensato inizialmente di prendere una roulotte e restaurarla. Parlando con un nostro carissimo amico, proprietario di un bellissimo B&B sulla costa Vastese, Bagni Vittoria, ci ha proposto in regalo il loro camper. Da lì è partita la prima fase del progetto con il restauro


L’idea che abbiamo pensato di portare avanti fin da subito è stato quella di sfruttare la mobilità per creare progetti legati alla fotografia ed all’arte in genere, ospitando così mostre, organizzando workshop e laboratori direttamente sul territorio per vivere al meglio questa esperienza.

Durante i primi mesi di vita dell’associazione è nata una bellissima collaborazione con il Centro Culturale “Aldo Moro” di San Salvo (Ch) con il quel portiamo avanti un progetto di “Biblioteca Ambulante” organizzando letture animate ed altre iniziative per i più piccoli.


Il progetto Randstad1969 invece è una delle ultime idee che ci è frullata in testa frutto sicuramente della immensa curiosità che ci contraddistingue. Il titolo prende forma dalla scoperta nel pacco dei rullini di un foglio di giornale, “RANDSTAD” datato gennaio 1969


Come vi siete imbattuti nelle pellicole da sviluppare? Pensate siano tutte dello stesso autore? Avete qualche indizio su chi possa averle scattate e dove, e del perché non siano state mai sviluppate?


Da qualche tempo seguiamo un sito di una casa d’aste on line (Catawiki) e nella sezione fotografia ci ha incuriosito un annuncio di vendita di un pacco di rullini impressi nei dintorni di Amsterdam negli ultimi anni del 1960 e mai sviluppati. Uno dei rullini era stato sviluppato per dimostrare l’effettiva presenza di fotografie. Il numero dei rulli e il fatto che siano tutti della stessa marca (Agfa), ci ha indotto a pensare che molto probabilmente il fotografo sia uno solo.

Qualcosa è scattato in noi, abbiamo fatto in modo di assicurarci l’asta e da lì è partito tutto. Per portare avanti nel migliore dei modi il progetto e non lasciare nulla al caso abbiamo creato un team di lavoro ed è cosi che entrano nel progetto Licia, Gaetano, Alessandro, Massimiliano, Franco e Bruno, ognuno con le loro professionalità.

Abbiamo così iniziato a sviluppare i primi dieci rullini e siamo stati ripagati da immagini davvero belle con alcune delle quali abbiamo presentato un mostra d’anteprima che è servita a finanziare la prima parte del progetto.

Ignoriamo per il momento l’autore anche se abbiamo circoscritto una zona che potrebbe essere quella della maggior parte degli scatti finora trovati.


Come state affrontando lo sviluppo di pellicole esposte di cui non si sa molto sul tipo di esposizione (potrebbero non essere state esposte al loro valore nominale) e che sono rimaste chiuse in una scatola per così tanto tempo? Sono tutte pellicole negative in bianco e nero? Potreste raccontarci nei dettagli come state procedendo allo sviluppo? Dopo lo sviluppo scansionerete i negativi?


Per lo sviluppo, come dicevo prima, ci siamo affidati ad un professionista, il nostro amico Franco Glieca e lui con la sua esperienza ha iniziato le ricerche del caso per eseguire tutto meticolosamente. Le Pellicole sono tutte Agfa negative in bianco e nero, 17 sono in formato 120 6x9 mentre le altre sono il classico 35mm. Sia le pellicole che le scatoline sono perfettamente conservate e ad occhio non presentano nessun tipo di problema. Altra cosa che ci ha fatto pensare che il fotografo sia sempre lo stesso è stato il vedere che all’interno della scatola è annotato il luogo degli scatti.

Per quanto riguarda lo sviluppo utilizzato è il Kodak HC-110, nella classica diluizione B, cioè 1+31. Dopo un paio di rullini di prova (quelli fatti all'inizio), Franco Glieca ha individuato un tempo di sviluppo di 13 minuti sia per il 35mm che per il 120. L'agitazione è di 5 secondi ogni 30 secondi. Solitamente sviluppa 5 pellicole alla volta, all'interno della stessa tank.


Come nasce la vostra passione per la fotografia analogica?

Cosa vi spinge a fare tutto questo? La curiosità, o la voglia di far rivivere un passato sconosciuto?


La nostra passione per la fotografia è totale. Quello che ci spinge sicuramente è la curiosità e allo stesso tempo è un dovere per chi ama la fotografia come noi far tornare alla luce luoghi ed emozioni di quel periodo.


È possibile seguire gli sviluppi (scusate il gioco di parole) di questa avventura su Instagram, Facebook o altri social? O finanziare l'iniziativa tramite il crowdfunding?


Certo! Abbiamo aperto un blog dedicato a Randstad1969 oltre alla pagina Instagram e potete seguire tutte le nostre iniziative sulla pagina Facebook di Civico Zero.

Abbiamo inoltre un progetto di Crowdfunding su Kiss Kiss Bank Bank, colletta che servirà a finanziare gli sviluppi, la provinatura e la digitalizzazione dell’intero archivio e prevede delle bellissime ricompense per coloro che vorranno aiutarci.

Il link per aiutare il progetto è il seguente: https://www.kisskissbankbank.com/it/projects/randstad1969

Quali sono gli altri progetti ed iniziative di Civico Zero?


Civico Zero è sempre in movimento!

L’ultimissimo progetto al quale stiamo lavorando è Periferie Viaggianti, nato dalla collaborazione con un gruppo fotografico di Roma, URI-Urban Reportage Italia , e con l’apporto professionale e soprattutto umano del fotografo Fabio Moscatelli. Con loro stiamo raccontando le periferie romane non per il solito cliché che le vede protagoniste di cronaca ma per quello che di bello vi è nel loro quotidiano.

Organizziamo sempre durante l’anno corsi di fotografia tenuti dal nostro dal amico fotografo professionista Alessandro Pace e workshop su vari argomenti.


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