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Scelto il monitor?! Adesso va calibrato con gli strumenti adatti!



Avete letto i precedenti post e avete acquistato il vostro schermo, adatto alle vostre esigenze? Ottimo!


Adesso però per utilizzarlo nel miglior modo possibile lo dovrete calibrare così da avere la riproduzione della gamma di colori più veritiera.


La calibrazione dello schermo è fondamentale per diversi motivi, e permette di creare un flusso lavorativo ottimale tra quello che elaboriamo e quello che poi sviluppiamo.


Molti monitor utilizzano una gamma propria con delle impostazioni di base predefinite che variano da modello a modello e da marca a marca. Ogni Device ha una sua calibrazione e per creare un flusso di lavoro uniforme è opportuno allineare tutte le impostazioni.


Il processo per la calibrazione dello schermo passa per la profilazione del colore, cioè creare un profilo che comprenda anche la selezione dello spazio colore sRGB oppure AdobeRGB, in modo che dallo schermo alla stampante siano tutti profilati in modo uniforme.

Esistono degli strumenti ad hoc per creare delle profanazioni da poter utilizzare su tutta la catena di lavoro, vengono chiamati spettrofotometri o colorimetri e con il loro software permettono di gestire la calibrazione, la caratterizzazione ed infine la profilazione del monitor.


Difatti lo scopo finale della calibrazione è appunto la profilazione, cioè creare un profilo dei colori dello schermo, cosi da poter innescare una serie di processi che portano i vari strumenti di post produzione ad avere la stessa mappatura ed arrivare a vedere i colori che utilizziamo nello sviluppo nella stampa finale.


Ci sono diversi prodotti che si possono acquistare e ne proponiamo 3:

  • Datacolor Spyder 5 Elite

  • X-Rite ColorMunki Display

  • Wacom EODIS3-DCWA Color Manager

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