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Riproponiamo l'Intervista a Richard I'Anson, fotografo Lonely Planet e Canon Master Australi


Yi Peng Festival, Chiang Mai, Thailand

Fotografi professionisti o amatori, sono sempre alla ricerca di luoghi e scorci da poter immortalare nelle loro fotografie, a chi fosse interessato la World Expeditions propone un viaggio tra l'Uzbekistan e il Turkmenistan fino al cratere Darvaza soprannominato "la porta dell'inferno", alla scoperta di posti indimenticabili. Il viaggio inizierà il 4 giugno 2019 e durerà 15 giorni, il costo non è proprio economico, ci vogliono € 4.000.


Il tutto sotto la guida esperta del celebre fotografo professionista Richard I'Anson, da noi intervistato a luglio e che di seguito vi riproponiamo l'intervista.

Buona Lettura!



Questo mese abbiamo l’onore di proporvi, dalle pagine del nostro blog di fotografia, una intervista esclusiva a Richard I'Anson, fotografo Lonely Planet, Canon Master ed autore di ben 12 libri fotografici scattati in 7 continenti.



Cosa ti affascina maggiormente della fotografia di viaggio? Quando e perché hai scelto di dedicarti a questa professione?


Ciò che amo di più nella fotografia di viaggio è l’incredibile varietà della tipologia di soggetti che incontro lungo la strada. Nei miei viaggi può capitarmi di essere da solo di fronte ad un’alba su un lago ghiacciato una mattina, e qualche settimana dopo in un tempio cinese, a trattare con una folla di persone durante una cerimonia. Come fotografo di viaggio ritraggo semplicemente qualsiasi cosa mi capiti di vedere, e penso che la mia forza in tutti questi anni sia stato proprio l’entusiasmo che provo nel fotografare qualunque soggetto.

Sebbene io scatti per professione foto destinate alla vendita, amo il fatto che ogni immagine abbia dietro una storia particolare: riguardo il soggetto, o il viaggio, o su come è stata scattata; spesso tutte e tre le cose. E posso rivivere le esperienze vissute ed tornare indietro nel tempo quando ritorno a casa e lavoro alle immagini.

Fin dal momento in cui ho ricevuto la mia prima macchina fotografica come regalo per il mio sedicesimo compleanno ho desiderato essere un fotografo. Quando avevo ventuno anni ho cominciato a lavorare in proprio, scattando ritratti e matrimoni. A venticinque anni ho intrapreso il mio primo viaggio oltreoceano, sette mesi in Asia e in Europa e da allora non ho smesso di viaggiare fotografando persone, posti ed ambienti naturali incontaminati.


Salisbury Plain, South Georgia

Ci sono particolari lavori correlate a memorie ed emozioni, o a circostanze professionali particolari, che ti piacerebbe raccontarci?


Uno dei più interessanti ed emozionanti lavori su commissione che ho realizzato è stato un viaggio nella Georgia del sud e in Antartide come insegnante di fotografia privato per una coppia Australiana. Di solito conduco tour fotografici per gruppi di dodici persone, perciò è stato estremamente interessante lavorare con solamente due persone in un viaggio di tre settimane. E’ stata certamente un’opportunità unica per lavorare intensamente al miglioramento delle abilità fotografiche dei miei clienti sotto ogni aspetto e per supervisionare il loro lavoro in una maniera molto più profonda di quanto sia possibile fare di solito in un normale tour fotografico.


Un altro viaggio memorabile è stato quello a caccia delle aurore boreali. Finora è stato il mio miglior viaggio di sempre, e l’esperienza fotografica più emozionante. Ma ha rischiato di essere uno dei peggiori. Mi era concesso di rimanere a Tromso, Norvegia, solamente per quattro giorni, ed avevo prenotato un tour presso una compagnia di viaggio locale che mi avrebbe dovuto portare fuori all’aperto per tre notti più una di riserva, in caso di necessità. Funziona in questo modo: ti prelevano alle 5.30 di notte e ti conducono in giro ad osservare, poi, dodici ore più tardi, ti riportano indietro. Le prime due notti era nuvoloso, piovigginoso e faceva molto freddo. Non abbiamo visto nulla. Neppure la terza notte prometteva bene, ma proprio quando le guide stavano per perdere le speranze, li ho sentiti gridare “l’aurora è qui, eccola!”. Improvvisamente una lieve luce verde appena visibile è apparsa in un piccolo varco fra le nubi. Dopo due, lunghe fredde notti e ventisei ore totali in cui non avevamo visto nulla, questo era certamente meglio di niente. Tuttavia pensai che le guide stavano facendo solo del loro meglio per mantenere viva la nostra attenzione. Ma quando le nuvole hanno cominciato a diradarsi, il cielo si è illuminato con nastri verdi di luce, una rara corona rossa si è formata sulle nostre teste, raggi multicolore sono apparsi sopra le montagne, e l’acqua è diventata verde. Sono rimasto letteralmente senza respiro. E’ difficile descrivere l’emozione (e il sollievo), ma avevo letteralmente la pelle d’oca, e le lacrime agli occhi. Improvvisamente, a meno 20 gradi sotto zero, non sentivo più freddo.


Ki Gompa, Spiti, India

C’è qualcosa che ti disturba nel comportamento dei turisti nei luoghi più visitati ed affollati?


Ciò che mi disturba maggiormente è la mancanza di rispetto mostrata da un numero sempre maggiore di persone verso ciò che stanno fotografando. Normalmente la cortesia ed il rispetto dovrebbero prevalere; chiedere il permesso prima di fotografare dovrebbe essere la normalità, invece prevale la presunzione che tutto sia concesso.

Non è una cosa difficile da fare. Io lavoro basandomi sul principio del trattare gli altri nella stessa maniera in cui mi aspetterei di essere trattato quando qualcuno vuole scattare una foto di me.


Holi Festival, Mathura, India

Che differenze ci sono fra viaggiare professionalmente al fine di scattare foto dal semplice viaggiare facendo foto? Quanto è importante pianificare in anticipo un viaggio? Pianifichi i viaggi in previsione delle condizioni climatiche, la luce, le cerimonie che verranno celebrate e così via?


Viaggiare per fare foto è totalmente differente dal semplice far foto durante un viaggio. Fare foto durante gli spostamenti raramente produce sufficienti opportunità per essere nel posto giusto al momento giusto.

Penso sia veramente importante pianificare in anticipo un viaggio e io faccio molte ricerche preventive sui posti ed i soggetti che intendo ritrarre. La prima cosa che controllo sempre sono le date delle cerimonie importanti, le festività nazionali ed i giorni di mercato. Controllo anche le previsioni del tempo. Creo una breve lista dei posti e dei soggetti che mi piacerebbe fotografare, e questo mi consente di tracciare un itinerario approssimativo su cui basare una stima dei giorni necessari, e di prevedere in quali giorni della settimana mi troverò in un posto in particolare. Provo anche a lasciarmi del tempo libero, per lasciarmi trascinare dalle sensazioni e scoprire posti meno conosciuti o viste particolari, e per poter catturare la vita quotidiana.


Huangshan, China

Lavori ai tuoi scatti appena tornato a casa o preferisci pianificare il tuo prossimo viaggio?

So che ogni anno è possibile vincere un viaggio di 10 giorni in tua compagnia come premio di un concorso indetto da World Nomads. Sarebbe possibile per i nostri lettori partecipare alle prossime edizioni dall’Italia?


Scatto in RAW, perciò ogni singola immagine deve essere sviluppata (utilizzo Adobe Lightroom) per ottenere un file utilizzabile. Il mio obiettivo è quello di produrre immagini che riproducano fedelmente il soggetto o la scena che ho visto. Eseguo uno sviluppo preliminare dei file RAW durante il viaggio, principalmente per poter vedere come sta procedendo il lavoro e per gustarmi le immagini. Il vero lavoro lo svolgo a casa su un computer molto più potente e di fronte ad un grande monitor Eizo. Quando non lavoro alle foto sicuramente mi godo il lavoro di pianificazione del viaggio successivo, un lavoro che porta via moltissimo tempo.

Ogni anno World Nomads, una compagnia di assicurazioni australiana, offre l’opportunità ad una persona di vincere una borsa di studio per un corso di fotografia di viaggio. Il programma per la borsa di studio è aperto a tutti, ed è possibile parteciparvi da tutto il mondo. Io mi reputo abbastanza fortunato da essere stato nominato mentore del programma. I vincitori mi raggiungono per uno stage di dieci giorni, in una nazione differente ogni anno, per un corso intensivo individuale.


Nasir-al-Molk Mosque, Shiraz, Iran

Che tipo di attrezzature utilizzi durante i tuoi viaggi. Quanto è importante il peso della attrezzatura per il tipo di lavoro che fai?