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Ecco a voi le prime foto scattate con l'Honor 20 Pro

Dopodomani, il 21 Maggio 2019, a Londra sarà presentato l'Honor 20 Pro, uno smartphone dotato di quadrupla fotocamera prodotto dal noto brand con cui la Huawei attua una politica di vendita a prezzi differenziati dei propri prodotti.



Secondo i primi rumors la fotocamera principale sarà dotata di una lente con apertura focale f/1.4, e di un sensore a 48 megapixel.

Una seconda fotocamera dovrebbe essere dotata di un'ottica grandangolare, 17mm equivalente, f/2.2.

La terza fotocamera dovrebbe avere una lunghezza focale maggiore, ed è pensata per i ritratti, mentre la quarta dovrebbe servire a realizzare gli scatti macro.

Di seguito vi mostriamo i tre scatti. I primi due sono realizzati in notturna, con l'ottica principale, f/1.4, mentre il terzo è dimostrativo delle potenzialità del grandangolo.


La mia opinione personale in merito è che si tratta di immagini di qualità assolutamente superiore a quelle delle compatte di qualche anno fa. Non c'è da stupirsi se ormai da tempo le vendite dei principali produttori storici stiano calando.



La miglior macchina fotografica, come dice uno slogan ripetuto fino alla noia, è quella che ognuno di noi ha con sé. Qualche anno fa gli smartphone dotati di fotocamera a due megapixel a fuoco fisso, seppur qualitativamente inferiori alle fotocamere compatte, ne hanno decretato la fine. A quel tempo avevano da offrire solamente l'immediatezza nella condivisione e portabilità. Gli smartphone di oggi, oltre a queste indubbie qualità, son capaci anche di scattare delle foto eccellenti. L'unico limite, che però è anche un punto di forza, è dato dalla grandezza limitata del sensore, ma se le dimensioni del supporto fossero un limite in fotografia il 35mm non sarebbe mai divenuto uno standard.

La grandezza ridotta del sensore consente infatti di mettere a fuoco a distanze veramente minime, rendendo gli smartphone lo strumento ideale per la riproduzione di documenti, e consentono di inserire diverse ottiche e sensori sullo stesso apparecchio, aprendo le porte della fotografia computazionale.


Si può dire in effetti che lo smartphone di oggi sia il punto di arrivo di una lunga ricerca durata un secolo e mezzo. Fin dagli albori si è sempre inseguito il sogno di poter disporre, nelle proprie tasche, di una fotocamera capace di produrre immagini di qualità.

Oggi gli smartphone possono scattare una quantità pressoché infinita di immagini, limitata solamente dalla durata della batteria, e possono produrre filmati in 4k o foto a differenti focali. Uno smartphone come l'Honor 20 Pro può sostituire degnamente la pesante borsa fotografica piena di obiettivi con cui si girava negli anni '70, con la classica terna 28mm, 50mm e 135mm, ma per forza di cose lo abbiamo sempre con noi e pesa pochi grammi.

Inoltre, a differenza da una fotocamera classica, le immagini si possono elaborare direttamente dopo lo scatto senza la necessità di un pc, ed è possibile condividerle istantaneamente o effettuare un backup automatico sul cloud.

Disporre di uno smartphone capace di scattare delle buone foto non è qualcosa da considerare come una alternativa alle altre fotocamere che usiamo e che amiamo. Nessuno ci vieta di continuare ad usare quotidianamente reflex digitali o a pellicola, mirrorless, telemetro, banco ottico e chi più ne ha più ne metta.

Lo smartphone è solo una ulteriore fotocamera (a tutti gli effetti) da aggiungere al nostro armamentario, e come ogni strumento ha delle sue qualità peculiari che possiamo conoscere e sfruttare al meglio.


E poi, in qualità di fotografi, abbiamo il dovere morale di avere con noi una fotocamera ogni qualvolta ci si presenti di fronte una occasione fotografica, che si tratti della foto giorno, di quella del mese o di quella del secolo.

Si cerca sempre di essere pronti, ma capita sempre il momento in cui la reflex è rimasta a casa, o è finito il rullino.

Fate un po' voi, ma io in quel momento, in mancanza di meglio, preferisco avere un telefono con delle buone caratteristiche fotografiche. Se la foto è buona nessuno verrà a chiedermi con cosa è stata scattata.


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