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Ara Güler al Museo di Roma in Trastevere

Aggiornamento: 30 gen 2020

Questa mattina, al museo di Roma in Trastevere, alla presenza del Consigliere Capo del Presidente della Repubblica di Turchia Fecir Alptekin, della Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali Maria Vittoria Marini Clarelli e dell'ambasciatore della Turchia Murat Salim Esenli, si è svolta la conferenza stampa inaugurale della mostra di Ara Güler, uno dei più importanti fotografi turchi. Corrispondente per il Vicino Oriente inizialmente per Time Life, Paris Match e Stern, fu scelto da Cartier Bresson per rappresentare la Magnum in quell'area. Un suo reportage fotografico permise di scoprire l'antica città Romana di Afrodisia.

Roma è la quinta tappa di un tour mondiale. L'inaugurazione per il pubblico avverrà stasera alle ore 18.00.


Ara Güler nacque ad Istanbul nel 1928. Definito il più importante rappresentante della fotografia creativa in Turchia ad aver raggiunto fama internazionale, Güler fu profondamente influenzato dal cinema durante la sua infanzia. Mentre studiava al liceo, lavorò in tutti i settori del cinema presso vari studi di posa. Dopo essersi diplomato presso il Liceo Armeno Getronagan nel 1951, intraprese un percorso di formazione in teatro e recitazione sotto la guida di Muhsin Ertuğrul, il fondatore del teatro turco moderno, con l’aspirazione di diventare regista o drammaturgo. In quegli anni, alcuni suoi racconti furono pubblicati in varie riviste letterarie e nei giornali armeni. Dopo il liceo si iscrisse alla Facoltà di Economia presso l’Università di Istanbul, ma abbandonò gli studi per il fotogiornalismo, e successivamente concluse il servizio militare. La sua carriera giornalistica iniziò nel 1950 presso il giornale Yeni Istanbul (La Nuova Istanbul). Divenne corrispondente per il Vicino Oriente prima per Time Life nel 1956, e poi per Paris Match e Stern nel 1958. Durante lo stesso periodo, l'agenzia Magnum Photos cominciò a distribuire le sue fotografie a livello internazionale. Le immagini del suo reportage fotografico intitolato “L’arca di Noè” furono distribuite da Magnum Photos, raggiungendo più di 100 pubblicazioni. Sempre in quegli anni realizzò un altro reportage fotografico sul Monte Nemrut, facendolo così conoscere al pubblico di tutto il mondo.


Con un altro importante reportage fotografico intitolato “Afrodisia”, fece riscoprire questa antica città, salvandola dall’oblio. Fino al 1961 lavorò come Direttore della sezione fotografica della rivista Hayat (Vita). Fu nominato tra i sette fotografi migliori del mondo nell’edizione 1961 della pubblicazione annuale British Journal of Photography Yearbook. Nello stesso anno fu iscritto all'ASMP (American Society of Media Photographers), diventando l’unico membro dell’associazione proveniente dalla Turchia. Nel 1962 ottenne il prestigioso titolo di “Master of Leica” in Germania e fu protagonista di un numero speciale della rivista Camera, allora la più importante pubblicazione fotografica del mondo. Le sue opere furono esposte alle mostre “Man and His World” (L’uomo e il suo mondo) e “Ten Masters of Color Photography” (Dieci Maestri della Fotografia a Colori), rispettivamente in Canada nel 1967 e presso il Museo di Arte Moderna a New York nel 1968, nonché alla fiera Photokina di Colonia dello stesso anno. Fotografò le illustrazioni per il libro Santa Sofia di Lord Kinross pubblicato nel 1971 e produsse le copertine per le edizioni inglesi, francesi e tedeschi del libro Picasso: Métamorphose et Unité, edito da Skira per celebrare i 90 anni dell’artista. Nel 1974 fu invitato negli Stati Uniti, dove immortalò molti americani famosi, le cui fotografie furono successivamente esposte nella mostra intitolata “Creative Americans” in molte città del mondo. Sempre nel 1974 realizzò un documentario dal titolo “Kahramanın Sonu” (La Fine di un Eroe) sullo smantellamento della nave da guerra Yavuz. I suoi lavori sull'arte e sulla storia dell'arte furono utilizzati dalle riviste Time Life, Horizon e Newsweek, nonché dalla casa editrice Skira in varie pubblicazioni. A partire dal 1989 aderì al progetto “A Day in the Life of ...” (Un Giorno nella Vita di ...), collaborando con alcuni dei più famosi fotografi del mondo in Indonesia, Malesia e Brunei. I suoi scatti delle opere del celebre architetto Sinan, alle quali dedicò molti anni, furono raccolti nel volume intitolato Sinan: Architect of Suleyman the Magnificient (Sinan: Architetto di Solimano il Magnifico), pubblicato nel 1992, edito da Editions Arthaud in Francia, e da Thames & Hudson negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Nello stesso anno uscì anche il suo libro Living in Turkey edito negli Stati Uniti e nel Regno Unito da Thames & Hudson, a Singapore da Archipelago con il titolo Turkish Style, ed infine in Francia da Albin Michel con il titolo Demeures Ottomanes de Turquie. Nel 2002, la Francia insignì Güler della “Legion d’Honneur Officier des Arts et des Lettres”, e nel 2009 fu onorato con “La Médaille de la Ville de Paris” dal Municipio di Parigi. Ricevette il Gran Premio della Presidenza della Repubblica di Turchia per la Cultura e l’Arte nel 2005; il Premio per il Servizio alla Cultura e all’Arte del Ministero della Cultura e del Turismo di Turchia nel 2008; il Premio per il Servizio Straordinario della Grande Assemblea Nazionale Turca ed il Premio alla Carriera della Lucie Foundation negli Stati Uniti nel 2009; infine il Gran Premio per la Cultura e l’Arte del Ministero della Cultura e del Turismo di Turchia nel 2011. La sua carriera fu coronata anche dal conferimento della laurea ad honorem dall'Università Tecnica di Yıldız nel 2004, dall'Università delle Belle Arti “Mimar Sinan” nel 2013, e dall'Università di Boğaziçi nel 2014. Le sue opere furono esposte in centinaia di mostre in tutto il mondo e pubblicate in decine di libri. Güler intervistò e fotografò numerose celebrità, da Bertrand Russell e Winston Churchill ad Arnold Toynbee, Pablo Picasso e Salvador Dalí. Il Museo Ara Güler e l’Archivio e Centro di Ricerca Ara Güler, entrambi nati dal partenariato tra Ara Güler ed il Gruppo Doğuş, hanno aperto le loro porte ai visitatori il 16 Agosto 2018, in occasione del novantesimo compleanno dell’artista. Ara Güler si è spento il 17 ottobre 2018, all'età di 90 anni.




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