La fotocamera steampunk di cui nessuno sentiva il bisogno: la Jollylook Auto
Aggiornamento: 5 mag 2022
A quanto pare, siti web di ogni parte del globo starebbero dando notizia, con un certo entusiasmo, della nascita di un oggetto che trovo abbastanza raccapricciante.
A dire il vero i blog che ne parlano positivamente son proprio quelli che di solito non si occupano strettamente di fotografia, ma piuttosto di tecnologia e nuove tendenze, e in effetti ne capisco il motivo: la Jollylook Auto, nonostante le buone intenzioni, ha poco a che fare con la fotografia.
Si tratterebbe di una "modern vintage folding instant film camera" a detta dei suoi autori, ossia di una macchina a soffietto che utilizza pellicola istantanea Fuji per creare le medesime istantanee che è possibile produrre con una qualsiasi Fuji Instanx.
Lo strano oggetto è una singolare parodia di come evidentemente dovrebbe apparire una fotocamera d'epoca ad un giovane del 2020. Ho difficoltà a descrivervelo, ma lo potete vedere nel video qui sotto.
Si tratta di un apparecchio stampato con una macchina a controllo numerico, realizzato in legno come una fotocamera da campagna di fine '800, ed alcuni elementi rubacchiati alla Rolleiflex, come le due ottiche (una è finta, in realtà si tratta di un filtro ND) o la manovella di carica, che in questo caso serve esclusivamente a far uscire la stampa a sviluppo istantaneo da una fessura posta in alto. Il tutto è realizzato con design che vorrebbe ricordare lo stile Art Noveau.
L'attrezzo sarebbe prodotto con "environmental friendly materials". Non so in che senso, evidentemente gli alberi abbattuti per produrre questo oggetto inutile hanno firmato il consenso per la donazione degli organi, e la pila al litio da smartphone che contiene fa bene all'ambiente, chi lo sa...
Persino il nome inciso a grandi caratteri sul fronte risulta incredibilmente pacchiano, per non parlare del flash integrato che stona con il presunto aspetto vintage dell'insieme.
Il singolare progetto evidentemente è piaciuto a molti, perché a soli quattro giorni dalla scadenza avrebbe già trovato duemila finanziatori su kickstarter, ed avrebbe raccolto duecentomila euro, ben più dei diciottomila previsti per la messa in produzione.
Ovviamente la lente è un semplice menisco in plastica, l'apertura massima è f16, la messa a fuoco è a stima e il mirino è a traguardo, ma che importa quando l'oggetto è così grazioso... e poi costa solamente 87 euro!
De gustibus non est disputandum.
Se l'oggetto fosse presentato come una fantasia steampunk dei suoi autori lo potrei pure capire, ma siccome viene raccontato come il tentativo di riallacciarsi al design classico delle fotocamere, recuperando il fascino che è andato perso con l'avvento della modernità, allora sono fortemente critico verso il progetto. L'operazione in questione è ben diversa da quel che ha fatto Fuji con la serie X negli ultimi anni, o che ha tentato di fare Nikon con la sfortunata Df.
Chi ha ideato questo attrezzo non ha reinterpretato il fattore di forma di una fotocamera a telemetro o di una reflex per riallacciarsi ad una tradizione, anzi sembra non conoscere affatto la storia del design degli strumenti di ripresa fotografica, anche se il video di presentazione mostra la Jollylook Auto in bella mostra in una vetrina insieme a Contax prebelliche, Leica e banchi ottici.
Il risultato è antipatico come una caricatura riuscita male, inutile e terribilmente kitsch come tutti gli -ismi dell'arte, come un mobile chippendale o come i musical degli anni '70 ambientati nella londra vittoriana. Vorrebbe attrarre i giovani hipster strizzando l'occhio al passato, e probabilmente ci è riuscito visto il risultato ottenuto con le prevendite, ma io mi vergognerei profondamente di scattare una foto con un oggetto del genere. Voi che ne pensate?
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