Luna calante con Giove 13–14 ottobre, minimalismo luminoso nella quiete notturna
- Alessandro Fabiani

- 9 ott
- Tempo di lettura: 3 min

La congiunzione tra una Luna calante e Giove ha la pulizia grafica delle locandine ben progettate: un semicerchio di luce, un punto brillante a una distanza che sembra studiata a tavolino, e poi il grande spazio negativo del cielo. È un soggetto perfetto per lavorare sulla composizione più che sulla spettacolarità. Nella seconda parte della notte, quando i rumori della città si pacificano e l’aria diventa più stabile, la coppia sale dall’est verso sud, regalando cornici semplici e potenti. Un teleobiettivo corto basta per isolare Luna e pianeta, preservando il disegno del terminatore lunare e lasciando Giove come un faro discreto.
Se si desidera aggiungere un pizzico di scienza all’immagine, si può tentare di registrare i quattro satelliti medicei di Giove, i primi mondi lontani che Galileo vide nel 1610. Non serve un osservatorio: in notti stabili, con un 200 o 300 mm su cavalletto e una breve esposizione separata, i satelliti si mostrano come puntini allineati. Unire poi con misura quel frame al ritratto principale della congiunzione permette di raccontare una storia in due tempi: la bellezza essenziale del duo e, in piccolo, la famiglia gioviana che gli orbita attorno. È fondamentale che l’operazione sia trasparente e dichiarata, non per pignoleria, ma perché la credibilità in astrofotografia passa anche dalla chiarezza dei processi.
C’è una curiosità fisica che merita di essere raccontata al pubblico: Giove brilla non tanto per la sua vicinanza, quanto perché è un gigante coperto da nubi che riflettono in modo efficiente la luce solare. La sua magnitudine negativa lo rende spesso l’oggetto più luminoso del cielo notturno dopo la Luna, e per questo, in fotografia, regge bene la scena accanto al nostro satellite. Il consiglio operativo, tradotto in prosa, è di esporre per non saturare la Luna e accettare che Giove rimanga un punto senza dettaglio; se si desidera, si esegue un secondo scatto calibrato su Giove. Il risultato non è un virtuosismo tecnico, è un atto di cura: due lampade di diversa potenza che imparano a convivere nel medesimo fotogramma.
13–14 ottobre – Congiunzione Luna-Giove – Nella seconda parte della notte tra il 13 e il 14 ottobre, la Luna calante (circa ultimo quarto) passerà molto vicina al pianeta Giove . L’evento offre un bel quadretto celeste nelle ore prima dell’alba.
Data e orario: notte tra 13 e 14 ottobre. Il momento di massima vicinanza apparente avviene nelle ore pre-dawn del 14 ottobre (indicativamente tra le 02:00 e le 05:00 del mattino). La Luna (illuminata ~50%) e Giove sorgeranno entrambi poco prima della mezzanotte del 13 e saranno più alti e visibili nella seconda metà della notte .
Direzione: est dopo mezzanotte, poi verso sud nelle ore che precedono l’alba. La congiunzione avviene nella costellazione dei Gemelli, con la Luna e Giove vicini a Castore e Polluce (le due stelle più luminose dei Gemelli) . Verso le 4 del mattino del 14/10, la coppia Luna-Giove sarà alta circa 30°–40° sull’orizzonte sud-est/sud.
Visibilità dall’Italia: ottime – Giove è molto luminoso (magnitudine ~–2.2) e la Luna sarà in fase di quarto calante, quindi non eccessivamente abbagliante. Non vi è disturbo di luce lunare significativo per altri oggetti. L’evento è ben osservabile a occhio nudo da tutta Italia; Giove apparirà come un “astro” bianco brillante accanto al semicerchio lunare . Anche in città la congiunzione sarà evidente nel cielo notturno. (Nota: Giove nel 2025 non raggiunge l’opposizione durante l’anno solare, ma si avvicina al suo periodo di migliore visibilità a fine anno , risultando già molto brillante in ottobre).















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