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Panasonic presenta la Lumix BGH1, una fotocamera Micro Quattro Terzi modulare


Progettata per essere il più flessibile possibile è costruita intorno ad un sensore Micro Quattro Terzi sovradimensionato simile a quello trovato nella GH5S ed infatti il suo nome richiama proprio la serie GH proiettandosi però verso un sistema modulare.


L'idea di base è che è possibile collegare una ampia varietà di dispositivi a seconda delle esigenze, con possibilità di configurazione tale da potersi integrare benissimo in tipologie diverse di lavori ed offrire ad un ampio numero di utenti le funzionalità di cui hanno bisogno.

L'ergonomia se utilizzata senza supporti forse risulta essere poco pratica, ha molte personalizzazioni e delle ghiere di controllo, ma manca un schermo lcd e nella configurazione base necessita di uno smartphone esterno da utilizzare tramite app.


Anche l'alimentazione è modulare e si può scegliere tra diverse soluzioni, fino ad arrivare all'utilizzo della batteria che è esterna.


Il corpo è in lega di alluminio e magnesio con dimensioni contenute, 93mmx78mm, non presenta un mirino o uno schermo esterno, ha un sistema di raffreddamento integrato con una ventola che consente tempi di registrazione illimitati.





Possiamo dire che la sua flessibilità rende la BGH1 sicuramente intrigante e utile a diversi scopi, da quelli cinematografici a lavori da studio.




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