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Presentata la nuova gamma iPhone 12, ma cosa c'è di veramente nuovo? C'è molto e per tutti


Sono stati presentati i nuovi smartphone della mela, la gamma - perché ormai vengono presentati 4 nuovi Device per volta - è composta da diverse versioni che abbracciano tutte le necessità, dal Mini fino al ProMax.


Il design abbandona le linee morbide per tornare a quelle più dure stile iPhone 4 o 5, ma la tecnologia adottata fa un salto in avanti quasi futuristico, adottando delle soluzioni addirittura "spaziali".


Il salto fatto verso la fotografia computazionale ha portato all'evoluzione ed integrazione del formato "multistrato" ProRes, uno dei formati video più popolari per la produzione e post-produzione di video di qualità professionale di Apple, una tecnologia codec per l'editing di alta qualità e ad alte prestazioni.


Il formato si è trasformato nel ProRes RAW, unendo di fatti i due formati ed implementando le informazioni immagazzinate al suo interno, stratificando ulteriormente il già complesso file generato scattando una fotografia con un iPhone 12 ProMax.

Inoltre sono stati equipaggiati con un sistema LiDAR - Laser Imaging Detection and Ranging - un fascio coerente di luce a una precisa lunghezza d'onda, inviato verso il sistema da osservare, una tecnica di telerilevamento che permette di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie. La principale differenza fra lidar e radar è che il lidar usa lunghezze d'onda ultraviolette, nel visibile o nel vicino infrarosso; questo rende possibile localizzare e ricavare immagini e informazioni su oggetti molto piccoli, di dimensioni pari alla lunghezza d'onda usata. Questa tecnologia verrà utilizzata nelle prossime missioni spaziali sulla Lua e su Marte.

Il LiDAR permette di scansione oggetti e ambienti così da poter utilizzare la AR - Realtà Aumentata - in un modo completamente nuovo. Inoltre viene utilizzato per l'autofocus in situazioni di scarsa illuminazione migliorandone decisamente la precisione, ed è utilizzabile sia nei video che nelle fotografie.


Il tutto possibile grazie al nuovo processore A14 Bionic di Apple e ad un nuovo processore di immagine che insieme ad un nuovo sensore più grade del 47%. Una nota particolare va anche all'IBIS on-sensor, tramite la tecnologia sensor-shift, molto comune nelle fotocamere full-frame mirrorless; questo sensore può effettuare 5000 micro regolazioni al secondo, e tale stabilizzazione significa che è possibile esporre per un massimo di due secondi a mano in condizioni di scarsa illuminazione. Tutti questi componenti consentono "potenti capacità di fotografia computazionale" che non sarebbero possibili con altre fotocamere tradizionali, secondo Apple.

Occorre specificare che tutte queste fantastiche novità non sono per tutti i modelli, difatti solo il ProMax beneficia di tutto, probabilmente anche grazie alle sue generose dimensioni.


In conclusione le novità sono tante e a beneficio sia di professionisti, che potranno ora lavorare su file evitabile profondamente, sia per tutti, perché sarà possibile eseguire operazioni prima proibitive cerchi non avere una infarinatura di tecnica fotografica.


Per tutte le info e le specifiche rimandiamo sito Apple https://www.apple.com/iphone/

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