7 dicembre – Mercurio alla massima elongazione occidentale
- Alessandro Fabiani

- 12 minuti fa
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Il 7 dicembre 2025 Mercurio raggiunge la sua massima elongazione occidentale, cioè la massima distanza angolare dal Sole, verso ovest. È uno dei pochi momenti dell’anno in cui il pianeta è davvero osservabile al mattino, poco prima dell’alba.
Dall’Italia conviene puntare la sveglia molto presto: attorno alle 7:00 locali, una quarantina di minuti prima del sorgere del Sole, guardando verso sud-est. Mercurio sarà basso, ma ancora staccato dall’orizzonte: le stime parlano di circa una quindicina di gradi sopra la linea del mare (o dei tetti), abbastanza per uscire dalla foschia più pesante.
Per chi fotografa, è un gioco di compromessi: cielo già chiaro, pianeta piccolo e luminoso. Il bello è incastrarlo nel contesto: un campanile, un faro, un profilo di monti. Mercurio sarà un puntino brillante sotto o vicino alla traiettoria dove poi sorgerà il Sole. Uno scatto grandangolare può bastare, purché il cielo sia limpido e l’orizzonte libero.
Curiosità: Mercurio è il pianeta più interno, orbita in appena 88 giorni e per questo lo vediamo sempre basso, schiacciato verso il Sole. Per vederlo bene serve proprio una configurazione come questa, con elongazione intorno ai 20° e un’inclinazione favorevole dell’eclittica rispetto all’orizzonte. In inverno, al mattino, l’eclittica è ben inclinata per l’emisfero nord, e ci dà una mano.
Se vuoi mettere una piccola “impresa” nella lista delle cose fatte nel 2025, questo è il momento: fotografare Mercurio non è difficile tecnicamente, ma richiede sveglia, pianificazione e un pizzico di testardaggine. Il che, nella vita dell’astrofotografo, è metà del divertimento.
















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