Doebbing Photo Happening – Pistis: Suggestioni di Fede (Sutri, VT – 15 novembre 2025 – 18 gennaio 2026)
- Alessandro Fabiani

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Nell’incantevole borgo di Sutri, alle porte di Roma, la fotografia incontra l’arte sacra in un evento inedito: il Doebbing Photo Happening, presentato come il 1° Festival Internazionale di Fotografia al Museo di Palazzo Doebbing a Sutri . Dal 15 novembre, le sale affrescate di questo palazzo settecentesco – già trasformato in polo museale dall’energica amministrazione locale – ospitano un percorso espositivo dal titolo “PISTIS – Suggestioni di Fede”. Si tratta di un vero e proprio festival tematico dedicato al rapporto tra fotografia e spiritualità, un tema affascinante e poco esplorato, reso ancora più suggestivo dall’ambientazione: Sutri è nota per il suo antico Mitreo e la Cattedrale romanica, luoghi intrisi di sacralità che fanno da cornice ideale all’evento. Il Doebbing Photo Happening ha il format di un festival concentrato in un lungo weekend inaugurale (15-18 novembre) ma con mostre che restano visibili fino a metà gennaio prossimo. All’inaugurazione, fervono i preparativi già da settimane e le aspettative sono alte : per la cittadina è una novità assoluta poter contare su un appuntamento fotografico di rilievo internazionale. Ma quali sono i contenuti? Il tema “Pistis” (fede in greco) viene declinato in vari modi da fotografi di diversa provenienza. Tra le mostre principali spicca quella del fotografo greco Dimitrios Makris che presenta “Icons”, una serie di ritratti di monaci ortodossi del Monte Athos, accompagnati dalle loro icone sacre: immagini solenni, stampate in grande formato e retroilluminate, che trasmettono un’aura di mistico silenzio ai chiostri del Palazzo Doebbing. Di segno diverso, ma ugualmente coinvolgente, è la mostra della fotografa iraniana Shirin Habibi: con “Chador” l’autrice esplora la dimensione della fede femminile nell’Iran contemporaneo, alternando ritratti intimi di donne in preghiera a scene di vita quotidiana in ambienti sacri di Teheran – il tutto velato da un linguaggio poetico che allude più di quanto sveli. Non poteva mancare un omaggio a Sutri stessa: una sezione del festival raccoglie infatti fotografie d’epoca (fine ‘800 e primi ‘900) del Santuario della Madonna del Parto e del Mitreo di Sutri, mettendo in luce come la commistione di culti sia parte integrante dell’identità del luogo. Questi scatti storici, provenienti da archivi vaticani, dialogano con le foto realizzate nel 2025 da un collettivo di giovani autori laziali, che hanno reinterpretato gli stessi luoghi sacri con occhi contemporanei: ne emergono suggestioni di fede davvero stratificate, tra passato e presente. Oltre alle mostre, il Photo Happening prevede momenti di incontro e performance. Uno dei più attesi è la “fotografia dal vivo” di Marina Alessi, ritrattista italiana, che allestirà un set in cui ritrarrà alcuni esponenti di comunità religiose (un prete, un rabbino, un imam e una monaca buddhista) in dialogo tra loro, con il pubblico spettatore di questo scambio interreligioso che verrà fissato in immagini stampate immediatamente ed esposte in una mostra estemporanea in loco. L’idea è di creare un happening, appunto, dove la fotografia si fa mezzo di incontro tra fedi diverse. Nel programma sono inclusi workshop su temi peculiari, come la fotografia dei riti religiosi (tenuto dal fotografo documentarista Pino Ninfa, che ha seguito cerimonie dal Gange all’Africa) e un’esperienza di stampa in camera oscura con antiche tecniche ai sali d’argento per creare “icone fotografiche”. Gli organizzatori (tra cui il critico d’arte Vittorio Sgarbi, curatore del Palazzo Doebbing) hanno sottolineato come l’intento del festival sia di coniugare arte sacra e arte fotografica, due ambiti che raramente si parlano ma che a Sutri trovano un terreno comune fertile. Il titolo “Pistis” vuole evocare proprio un salto nella dimensione del credere, che la fotografia può suggerire con il suo potere visivo. Passeggiando per Sutri in questi giorni, capita di imbattersi in gigantografie appese sotto i portici raffiguranti volti in preghiera, o piccole mostre diffuse nelle chiesette sconsacrate. L’intera cittadina sembra trasformata in un percorso devozionale fotografico. La risposta del pubblico locale è di grande curiosità: nelle prime ore dell’apertura si sono visti non solo addetti ai lavori romani e fotografi, ma anche famiglie di Sutri e dintorni, parroci e catechisti venuti a osservare come la loro realtà di fede venga interpretata dall’occhio fotografico. Il Doebbing Photo Happening vuole quindi essere più di una mostra: un momento di riflessione collettiva in cui l’arte mette in discussione e allo stesso tempo celebra il senso del sacro. Se il successo sarà pari alle attese, Sutri potrebbe aver dato vita a un nuovo importante festival tematico, unico nel suo genere in Italia, capace di richiamare in futuro un pubblico ancora più vasto sotto il segno della fotografia e della spiritualità. Intanto, fino a metà gennaio 2026, Pistis continuerà a emozionare i visitatori, offrendo uno spunto di raccoglimento nell’affascinante contesto di un inverno alle porte, dove le immagini sacre riscaldano l’anima come preghiere di luce in emulsione.















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