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FOTO/INDUSTRIA 2025 – Biennale di Fotografia dell’Industria e del Lavoro (Bologna – 7 novembre – 14 dicembre 2025)

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Bologna si conferma capitale della fotografia d’autore ospitando la settima edizione di FOTO/INDUSTRIA, la grande biennale internazionale dedicata al rapporto tra fotografia, industria e società . Dal 7 novembre, e per oltre un mese, la città felsinea diventa un diffuso palcoscenico visivo: dieci mostre monografiche allestite in sette sedi storiche nel centro di Bologna, più una prestigiosa installazione presso la Fondazione MAST, compongono un percorso ambizioso incentrato sul tema “HOME” (casa) . Sotto la direzione artistica di Francesco Zanot, Foto/Industria 2025 esplora infatti la casa come spazio fisico e concetto culturale – un tema in apparenza lontano dall’industria, ma che rivela profonde connessioni con il lavoro, la tecnologia e la vita quotidiana. Ciascuna mostra declina questo filo conduttore in modo originale. A Palazzo Bentivoglio, ad esempio, il fotografo rumeno Matei Bejenaru presenta “Prut”, un progetto decennale sulle comunità rurali lungo il fiume Prut al confine tra Romania e Moldova: immagini poetiche che parlano di case contadine sospese tra tradizione e cambiamento, simbolo di un’Europa in trasformazione . A Palazzo Vizzani, il messicano Alejandro Cartagena con “A Small Guide to Homeownership” svela la realtà della suburbanizzazione a Monterrey, inquadrando dall’alto l’espansione caotica di villette identiche e l’impatto ambientale e sociale di quel modello abitativo . Un altro punto forte è l’installazione multimediale “Looking for Palestine” del collettivo Forensic Architecture, in mostra presso la Sala di Re Enzo: ricostruzioni architettoniche e fotografie d’archivio raccontano la distruzione di villaggi palestinesi dal 1948 a oggi, mostrando come la casa diventi terreno di conflitto e memoria . Questi sono solo alcuni esempi: il festival presenta anche lavori di autori emergenti e mid-career, come il progetto sull’abitare in contesti estremi in Siberia, o uno studio fotografico sulle case operaie del Nord Italia, ecc., mostrando così un mosaico globale di interpretazioni del concetto di “home” . Il fiore all’occhiello di Foto/Industria 2025 è senza dubbio la presenza di Jeff Wall: il celebre artista canadese è protagonista di una mostra personale al MAST intitolata “Living, Working, Surviving”, che funge da fulcro concettuale della biennale . Curata da Urs Stahel, l’esposizione raccoglie i suoi iconici lightbox e fotografie, offrendo uno sguardo sulle modalità in cui le persone abitano e si adattano a contesti socio-economici complessi – riflessione perfettamente in linea col tema HOME. La mostra di Jeff Wall, aperta fino all’8 marzo 2026, rappresenta un ponte tra la dimensione artistica e quella più documentaria delle altre esposizioni, arricchendo il dibattito con il suo approccio cinematografico alla fotografia . Ciò che rende unico FOTO/INDUSTRIA è anche la sua formula diffusa e gratuita: tutti gli eventi e le mostre sono ad ingresso libero nei luoghi della città, dai palazzi nobiliari ai musei civici, permettendo a chiunque di imbattersi nella fotografia camminando per Bologna . Di giorno in giorno, il festival è animato da visite guidate, incontri con gli artisti e talk tematici: si discute di rigenerazione urbana, di archivi industriali, di innovazione tecnologica e impatto sulle nostre vite domestiche. Studenti universitari, famiglie, fotografi professionisti: tutti attraversano gli stessi spazi incuriositi dalle installazioni fotografiche, diventando – come dice l’organizzazione – “co-abitanti” delle storie esposte . In un panorama italiano di festival sempre più orientati al sociale, Foto/Industria spicca per la sua identità: un evento che coniuga altissimo livello curatoriale e impegno civile, mostrando come la fotografia possa interpretare le complesse narrazioni del lavoro, dell’ambiente e della casa. Passeggiando sotto i portici, con la brochure del festival in mano come mappa del tesoro, viene da sorridere pensando che proprio Bologna – città di solide tradizioni industriali e fervore culturale – ospiti questa riflessione visiva globale sul tema della casa. Fino al 14 dicembre 2025 c’è tempo per scoprire tutte le mostre: un mese abbondante per lasciarsi ispirare e magari guardare con occhi diversi sia le nostre case sia il mondo in rapida evoluzione che ci circonda.


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