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Notti senza Luna, Via Lattea d’autunno e profondo cielo in primo piano

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Quando la Luna si eclissa dalla scena, il cielo respira più scuro e l’autunno mostra il suo volto sottile. La Via Lattea abbassa la voce rispetto all’estate, ma non scompare: il Cigno scivola a sud-ovest, Cassiopea prende posizione alta a nord-est, Andromeda si arrampica quasi allo zenit e chiede di essere fotografata con una calma nuova. Sono notti che invitano alla progettualità. Si può scegliere un racconto largo, con un grandangolo che abbracci la fascia lattea sopra una scogliera, un altipiano o un borgo, approfittando dell’aria tersa e del contrasto più deciso. Oppure si può virare sul profondo cielo con teleobiettivi o piccoli rifrattori, andando a cercare M31, M33, ammassi aperti del Perseo, nebulose planetarie come la Piccola Manubrio.


La differenza la fa la cura. A fuoco, prima di tutto: una stella luminosa, ingrandimento in live view, maschera di Bahtinov se disponibile, e poi non si tocca più la ghiera. La stabilità viene subito dopo: treppiede serio, cinghia di zavorra, scatto remoto o ritardo, e se si usa un inseguitore, un allineamento polare senza fretta. Il cielo d’autunno premia gli approcci puliti: sub-pose tutte uguali, calibrazione con dark, flat e bias, stacking dolce e uno stretching progressivo che rispetti le stelle e non le faccia esplodere in aloni. In grande campo, il limite non è solo tecnico ma estetico: scegliere foreground significativi — muri a secco, trulli, malghe, fari — trasforma una foto astronomica in una fotografia, punto.


Una curiosità pratica che vale oro è il rapporto tra trasparenza e seeing. D’autunno non di rado il seeing si fa nervoso mentre la trasparenza migliora: per la larga scala e per le nebulose diffuse questo è un vantaggio, perché interessa più la pulizia del fondo che la finezza del dettaglio. Per le galassie, invece, qualche notte offrirà stelle più puntiformi e nuclei più incisi. Prendere appunti, annotare condizioni e risultati, costruire un piccolo quaderno di bordo aiuta a crescere più di qualsiasi tutorial. Il cielo senza Luna è uno specchio sincero: restituisce esattamente quello che gli dai, senza sconti ma con grande generosità.


  • 26 ottobre – Cielo senza Luna (fase di Luna Nuova) – Nella notte di sabato 26 ottobre 2025 (e giorni adiacenti) la Luna sarà assente dal cielo notturno poiché il 21 ottobre è avvenuta la Luna Nuova. L’ultima settimana di ottobre presenta quindi condizioni ottimali per astrofotografia di soggetti deboli: l’assenza del disturbo lunare regala cieli più bui.


    • Data e orario: 25–29 ottobre (periodo di novilunio e Luna molto sottile). In particolare la notte tra 26 e 27 ottobre non avrà praticamente alcun chiarore lunare tutta la notte.

    • Direzione: (Non applicabile – evento consistente in una condizione globale di buio notturno).

    • Visibilità dall’Italia: con la Luna sotto l’orizzonte per tutta la notte, il fondo cielo sarà più scuro. Questo è ideale per osservare e fotografare la Via Lattea autunnale (visibile dopo il tramonto verso sud-ovest, con le costellazioni del Cigno, Aquila e lo Scorpione/Sagittario ormai basse) e gli oggetti del profondo cielo(galassie, nebulose, ammassi stellari). Anche pianeti deboli come Urano (mag ~5,7) in Ariete e Nettuno(mag ~7,8) in Acquario risulteranno più facilmente individuabili al telescopio senza il chiarore lunare. Da notare che il 26 ottobre segna anche la fine dell’ora legale (rientro all’ora solare alle 3:00 del 26/10), il che anticiperà di un’ora l’inizio della notte astronomica, offrendo ancora più ore di buio.



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